Promuovere una nuova cultura della mobilità e permettere ai giovani di immaginare città migliori, dove la strada diventa un bene comune per tutti, questo l’obiettivo che Napoli Pedala si propone di raggiungere nell’ambito delle attività del progetto SEMI.
L’European Transport Safety Council ha già lanciato l’allarme: servono interventi urgenti per migliorare la sicurezza stradale, ridurre le emissioni, favorire la mobilità connessa.
L’Agenda Onu 2030 per lo Sviluppo Sostenibile traccia una strada, quella che porta a comunità intelligenti, inclusive e sostenibili. Percorrerla è compito nostro, ed abbiamo deciso di farlo insieme ai giovani studenti della nostra città.
Il target che intendiamo coinvolgere con le nostre attività riguarda sicuramente zone a “rischio” e quartieri disagiati dove si riflette la necessità di individuare strategie di intervento strutturali di risposta ai fabbisogni educativi sul territorio, intervenendo sul comportamento profondo delle persone.
Promuovere l’uso della bici verso le giovani generazioni è importante indice di qualità della vita. Da anni abbiamo un rapporto di collaborazione stretto con l’Olanda. Tra gli aspetti più interessati che monitoriamo, vi è quello tra l’altro riconosciuto anche da ricerche dell’UNICEF, che hanno premiato i Paesi Bassi per diversi anni come la nazione con i bambini e ragazzi più felici del pianeta, dove il rapporto della bicicletta con le giovani generazioni è assolutamente determinante.
La bici è una vera e propria pedagogia. Promuovere l’uso della bicicletta fa bene all’equilibrio psicofisico, tra l’altro favorisce il rilascio delle endorfine, l’ormone della felicità ed aumenta l’autonomia dei ragazzi, rendendoli consapevoli e sicuri.
Obiettivo di questo progetto è anche quello di riuscire a creare un rapporto dove i ragazzi influenzino e condizionino i genitori invogliandoli ad usare la bici come mezzo di trasporto. In progetti analoghi fatti recentemente abbiamo riscontrato che in media in una classe di bambini tra i 7/8 anni, appena la metà sa andare in bici e non più del 10% la usa occasionalmente.
Con le nostre attività siamo riusciti ad insegnarlo a tutti, ma è una goccia nell’oceano, bisognerebbe entrare in ogni scuola. Il cambiamento culturale di cui abbiamo bisogno deve essere accelerato. Vanno cambiate subito le abitudini di spostamento individuali verso soluzioni ecologiche e le giovani generazioni sono senza dubbio quelle più pronte ad un cambiamento in tal senso.
In questo scenario, nasce questo filone progettuale nell’ambito del progetto S.E.M.I dove sperimenteremo pratiche innovative, per formare cittadini consapevoli, che adottano stili di vita sostenibili anche in ambito di mobilità urbana.