Parole d’altrove: Fenomeno
- 9 Agosto 2022
- Pubblicato da: SEMI
- Categoria: News Pillole d'altrove


A cura di Grazia Butera
Fenomeno [fe’nɔmeno] Sos. Masch.
Dal greco ϕαίνο (phaìno), all’attivo, “manifestare”, “far apparire”, “mostrare”, al passivo “manifestarsi” ma anche “risplendere”, “brillare”. Brillare soprattutto di astri, a partire da Omero dove “figlia di luce brillò l’Aurora dalle dita rosate”.
La parola fenomeno è un francogrecismo, ovvero ripresa dal francese che a sua volta la ripesca dal greco ma già dal Cinquecento attestata in italiano. Negli scritti di Galileo la troviamo sia per definire un “corpo celeste”, o “fenomeno celeste” sia in quella più generale di “fatto”, “evento”, “manifestazione”. In quest’ultimo senso la parola ha avuto grande fortuna nella nostra lingua nei lessici specialistici scientifici (fisica, chimica, scienze naturali) quanto in quello filosofico. Meno comune ma presente anche nel lessico medico (“fenomenologia” come complesso di sintomi”), la parola fenomeno ha avuto larga fortuna con lo sviluppo della meteorologia di massa e da tecnicismo è diventata d’uso comune, ad esempio, nell’espressione “fenomeni atmosferici”.
Pillole di italiano L2:
Nonostante ciò, probabilmente la prima accezione che ci è venuta in mente pensando a fenomeno è quella comune: l’appellativo di stupito entusiasmo per descrivere qualcuno con doti non comuni “quel giocatore è un fenomeno!”, oppure in senso ironico spesso con il verbo fare “fare il fenomeno”. In questo senso la usa il rapper Fabri Fibra: “Tutti vogliono un fenomeno/Ma se poi diventi un fenomeno/Cadi a terra in questo domino/Fraté, fammi fare il fenomeno”. In cui lamenta la contraddittorietà del funzionamento della popolarità in ambito musicale: un pendolo tra l’essere unico ed essere conforme.