Il potenziale dei processi di rigenerazione partecipata per le comunità
- 10 Ottobre 2022
- Pubblicato da: SEMI
- Categoria: News


I processi di rigenerazione urbana partecipativa (PURP) sono una nuova urbanistica che ha guadagnato popolarità negli ultimi anni. Si basano sull’idea di co-creazione e partecipazione e mirano a coinvolgere attivamente i cittadini nel processo di rigenerazione.
I luoghi in cui avvengono questi processi possono essere suddivisi in due categorie: fisici e virtuali. La partecipazione fisica è spesso vista come un modo più efficace per coinvolgere i cittadini, in quanto fornisce loro vantaggi tangibili come miglioramenti delle infrastrutture, opportunità economiche e inclusione sociale. La partecipazione virtuale è meno tangibile ma comunque preziosa perché consente un coinvolgimento continuo con i cittadini attraverso piattaforme online o strumenti partecipativi digitali.
La rigenerazione urbana partecipativa è, quindi, un processo di rinnovamento e rivitalizzazione di una comunità o di un’area, che include la partecipazione delle persone che vi abitano. L’obiettivo è rendere la comunità più socialmente, economicamente e ambientalmente sostenibile. È un approccio che coniuga sviluppo economico e sostenibilità ambientale. Può essere vista come un’alternativa agli approcci dall’alto verso il basso. Non si tratta solo di ricostruire e restaurare una città, ma anche di costruire capitale sociale e migliorare le condizioni di vita delle persone che la abitano.
L’idea alla base della rigenerazione urbana partecipata è quella di coinvolgere le popolazioni locali nella progettazione e realizzazione dei progetti. Questo può assumere molte forme e può includere: consultazione con le parti interessate, incontri pubblici, focus group, questionari, sondaggi porta a porta o workshop con le parti interessate.
Il processo partecipativo di rigenerazione urbana inizia con un gruppo di persone che si uniscono per impegnarsi nel processo. Questo gruppo è chiamato il gruppo degli stakeholder. Le parti interessate sono generalmente residenti, imprese, organizzazioni comunitarie e agenzie governative. Le parti interessate si riuniscono per un incontro in cui discutono i loro bisogni e priorità per l’area. Pensano anche a quali cambiamenti dovrebbero essere apportati per raggiungere i loro obiettivi. Questo è chiamato un incontro di valutazione o un incontro iniziale. Gli stakeholder creano quindi un piano che identifica cosa vogliono fare, chi lo farà, come sarà fatto e quando accadrà.
Gli esiti dei processi partecipativi di rigenerazione urbana sono diversi, che si possono a grandi linee classificare in:
– Aumento della coesione sociale
– Migliori opportunità economiche
– Riduzione dei tassi di criminalità
– Aumento dell’orgoglio della comunità e del senso di appartenenza
– Miglioramento della qualità ambientale
L’idea della rigenerazione urbana è stata introdotta in Italia dal governo alla fine degli anni ’90, quando ha emanato una legge per la tutela del patrimonio storico e artistico. La legge ha, inoltre, promosso una serie di linee guida per il ripristino e la riqualificazione delle aree urbane danneggiate da guerre o calamità naturali.
Molte sono le associazioni in Italia che promuovono il processo di rigenerazione urbana. Il World Urban Forum lavora dal 2001 per fornire una piattaforma globale per il dialogo pubblico-privato su questioni relative alle città sostenibili, favorendo l’incontro tra istituzioni, organizzazioni e cittadini. Dal 2002 collaborano con il Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente (UNEP) su progetti per lo sviluppo sostenibile.
Gli interventi di rigenerazione Urbana, all’interno di una cornice mondiale che prova a coniugare crescita, sostenibilità e inclusione socio-economica di tutti i cittadini rappresentano, dunque, il punto di partenza per due importanti processi: uno di rigenerazione fisica, che rinnova edifici, strade, parchi per migliorare l’aspetto di un’area e uno di rigenerazione sociale, che aiuta a ridurre i tassi di criminalità e ad aumentare le opportunità di lavoro per i residenti attraverso il coinvolgimento e la partecipazione di quest’ultimi.